DILEMMA SHAKESPEARIANO:

Essere o non essere? Compiti o non compiti? "Questo è il problema"

A volte si dice che siano troppi e a volte troppo pochi. Ma i compiti vanno dati o no?

La scuola di oggi non è quella di 20 o 30 anni fa. Le richieste sono aumentate, anche perchè la società stessa cambia e i bambini di oggi sono molto diversi da quelli del passato. Arrivano già alla scuola dell'Infanzia con un bagaglio ricco di molteplici esperienze.

Il nostro obiettivo è quello, anche attraverso la proposta dei compiti, di preparare cittadini europei molto preparati e allenati, nella costanza e nell'impegno, a saper dare il massimo nella società, con tenacia e competenza.


Il bambino che entra in prima ha sicuramente bisogno di essere supportato ed affiancato il pomeriggio a casa nell'esecuzione dei compiti.

Gradualmente la presenza dell'adulto nel corso del triennio deve progressivamente diminuire.

I genitori di oggi lavorano e nella maggior parte dei casi entrambi e a tempo pieno.

L'ideale almeno per il primo anno della primaria sarebbe quello di avere il pomeriggio almeno uno dei due genitori a fianco. Se il ruolo dei nonni è lodevole nel supportare le famiglie di oggi è pur vero che non sempre è opportuno gravare il nonno dell'impegnativo ruolo di "insegnante di doposcuola".

L'adulto di riferimento che si fa carico di aiutare in fase iniziale il bambino deve valutare se ha la pazienza di intraprendere o meno quest'avventura affascinante, ma molto impegnativa psicologicamente ed emotivamente.

Talvolta ci sono genitori davvero lodevoli che benchè stanchi decidono di aiutare il figlio, ma si innervosiscono e la situazione spesso può sfuggire di mano.

Il fatto che un genitore si spazientisca non vuol dire affatto che non ami il proprio figlio, ma semplicemente che non  è vocato per tale compito.

A quel punto piuttosto che innescare dinamiche esplosive è opportuno trovare strade alternative di aiuto.


Il genitore non deve sostituirsi al figlio nell'esecuzione dei compiti. Il bambino in classe deve rimanere attento, alzare la mano se non capisce qualcosa. Laddove un compito non viene svolto perchè poco chiaro, il bambino stesso responsabilmente lo riferirà agli insegnanti. Non sarà "mangiato"! Occorre vivere con serietà, ma spirito di "leggerezza" la scuola. Se è vero che siamo chiamati dalla legge a mettere i voti, gli insegnanti sanno che il valore del bambino va al di là di un singolo voto.

Insegnanti e genitori devono evitare che nel bambino scaturiscano ansie eccessive "da voto". Ciò che conta è impegnarsi e costruire giorno per giorno le proprie competenze, SERENAMENTE. La scuola non promuove l'agonismo tra i bambini, i voti vengono comunicati personalmente, nei limiti del possibile occorre evitare il confronto dei voti e valutazioni personali. Per quanto concerne il voto di comportamento la famiglia non si deve sentire giudicata, in questo caso il "numero" è un segnale di riflessione per prendersi tempo ed aiutare il bambino nell'arco del quinquennio ( e non solo) a maturare regole di comportamento di convivenza democratica.

 

La vita di oggi è molto stressante, si corre, si va di fretta, non c'è mai tempo...a volte neppure di far colazione tutti insieme alla stessa tavola.

Il Buongiorno si vede dal mattino! Cerchiamo nei limiti del possibile di fare arrivare i bambini a scuola sereni e tranquilli.Ci sono bambini che spesso dicono che non c'era tempo per bere o fare colazione. Troviamo il tempo,.....diamoci tempo... Se si entra in un vortice di " corri, sbrigati, veloce,,,è tardi" è difficile , ma non impossibile spezzare queste dinamiche che ci attanagliano e che creano ansie nel bambino. A casa se ci accorgiamo di urlare sempre di più è il caso di fermarsi un attimo per riflettere...Occorre trovare il tempo per parlare lentamente, guardare il bambino negli occhi, fargli respirare un clima sereno. La musica classica in questo ha un grande potere e può essere di aiuto. Risvegliare il bambino al mattino con un sottofondo di Mozart sembra fantascienza, ma basta provare per accorgersi che funziona davvero! Anche ripetendo l'ascolto più volte  durante la giornata!


I gruppi classe whatsapp devono essere utilizzati con saggezza. Qualunque dubbio scolastico va chiarito sempre con gli insegnanti. Nei limiti del possibile occorre evitare le polemiche che non sono mai costruttive e di aiuto per nessuno.

In caso di assenza del singolo alunno gli insegnanti, in base alle nuove indicazioni fornite della dirigente scolastica, forniranno le schede distribuite alla classe, ma il recupero del lavoro di classe è compito del genitore, che potrà farlo con tutta calma.

 


 

SI RICORDA CHE IL MOMENTO DI CONSEGNA DEI BAMBINI ALL'USCITA E' PER UN INSEGNANTE UN MOMENTO DI ELEVATA RESPONSABILITA' CIVILE, MORALE E PENALE. PERTANTO SI RACCOMANDA LA MASSIMA PUNTUALITA' E DI NON CONSIDERARE L'USCITA DEL PROPRIO BAMBINO DAVANTI AL CONCELLO COME UN MOMENTO DI COLLOQUIO O ANCOR DI PIU' DI RICHIESTA DI CHIARIMEMENTO DEI VOTI. NON CONSIDERATE GLI INSEGNANTI COME DEI GIUDICI CHE ETICHETTANO CONTINUAMENTE I BAMBINI CON UN VOTO. EVITIAMO DI FAR COINCIDERE LA FORMAZIONE DELLA SCUOLA CON UNA SCALA NUMERICA. DICIAMO NO COME GIA' DETTO ALLE ANSIE DA VOTO.

Per una questione deontologica e di correttezza si chiede la cortesia di non telefonare agli insegnanti a casa o sul cellulare per i compiti o semplici routines giornaliere della classe. Laddove si ravvisi la necessità di parlare con un insegnante si può richiedere un colloquio sul diario nei giorni di programmazione, un  mercoledì dell'anno dalle 13.30 alle 15.30.


Occorre ricordarsi che il bambino a casa non è il bambino a scuola, l'assetto e le dinamiche sono completamente diverse!


I bambini di oggi vivono in una società super tecnologica e hanno una destrezza con l'informatica che talvolta neppure un adulto ha. Di contro sembrerebbero in aumento ( oggi siamo in possesso di maggiori strumenti diagnostici) problematiche connesse al linguaggio, al calcolo e all'attenzione e a disturbi del comportamento.

Laddove gli insegnanti suggeriscano un'indagine diagnostica si consiglia di accogliere tali indicazioni di percorso per il bene del bambino. Più si agisce tempestivamente. più aumentano le possibilità di migliorare performance ed attese.

Per qualunque chiarimento su termini "tecnici" quali: pdp, Pei, sostegno, Bes la nostra esperta è la referente della Commissione H: dott.ssa Laura Marsiletti.


Ognuno di noi prima di diventare adulto è stato un bambino. Molte delle nostre paure del nuovo, della scuola, dell'altro in genere risalgono alle nostre esperienze infantili. Dal momento in cui il nostro bambino inizia l'avvcntura scolastica rischiamo involontariamente di essere condizionati dalle nostre paure.

 

 

 

 

 

 

Desideriamo condividere con voi un video su cui abbiamo lavorato durante un nostro aggiornamento professionale di quest'anno scolastico.

IL titolo è DEMONI SULLA BARCA.


APPRENDERE SERENAMENTE OGGI PER COSTRUIRE UN DOMANI DI SUCCESSO!